Press Release
GIANFRANCO
SANGUINETTI
BIOGRAFIA
Gianfranco Sanguinetti, italiano, nasce a Losanna, in Svizzera, nel 1948. Cresce tra Firenze, Milano e Genova in una famiglia di industriali colti che frequentano Umberto Saba, Eugenio Montale, Italo Calvino, Luigi Nono, Carlo Levi, Elio Vittorini, Ernesto Treccani, Paul Eluard, Louis Aragon, Vercors, Camillo Sbarbaro e altri. I suoi genitori, Bruno Sanguinetti e Teresa Mattei, ebrei non praticanti e comunisti, avevano combattuto nella Resistenza contro i fascisti e i nazisti.
Compie studi classici. Nel 1965, GFS fece parte di un piccolo gruppo di giovani che provocatoriamente contestava la neoavanguardia italiana (Nanni Balestrini, il Gruppo 63, Umberto Eco, etc.) e anche di un gruppo libertario spagnolo. Costituì il gruppo dei Provos-Onda Verde a Milano. Fu arrestato perla prima volta dal famigerato commissario Calabresi della polizia politica milanese, quando sventolò la bandiera della Repubblica spagnola del 1936, davanti al ministro franchista Manuel Fraga Iribarne a Palazzo Reale a Milano. Nel 1966 fu colpito dalla novità dirompente dello scandalo situazionista di Strasburgo, che lo ispirò, nel 1967, nelle lotte dei licei milanesi. Alla fine del 1968 si reca a Parigi per incontrare Guy Debord, Mustapha Khayati e altri membri dell'Internazionale Situazionista, con l'obiettivo di fondare la sezione italiana dell’I.S., che parteciperà poi attivamente al movimento pre-insurrezionale italiano del 1969 (noto come “l'autunno caldo”). In quell’anno Sanguinetti pubblicò la rivista della sezione italiana Internazionale Situazionista n° 1, e organizzò a Venezia quella che sarebbe stata l’ultima Conferenza dell’I.S. Il 19 novembre 1969 pubblicò un famoso manifesto, Avviso al Proletariato sulle possibilità presenti della Rivoluzione sociale, distribuito durante una drammatica manifestazione a Milano, dove un poliziotto trovò la morte. Dopo la strage di Piazza Fontana a Milano del 12 dicembre 1969, i situazionisti diffusero il manifesto Il Reichstag Brucia? Quest'ultimo manifesto, distribuito a Milano nei giorni successivi alla strage causata da una bomba, spacciata dai media per “anarchica”, indicava già l'apparato statale come l’artefice e il beneficiario dell'atto terroristico. Con altri situazionisti italiani, GFS si rifugiò in Svizzera. Infatti due giorni dopo l’attentato arrivò al suo indirizzo milanese una convocazione della magistratura. Si trasferì quindi a Parigi. Nel 1970 fu uno dei pochi, insieme a un ristretto numero di anarchici, a sostenere e schierarsi pubblicamente con la lunga rivolta popolare di Reggio Calabria, calunniata dai comunisti e da tutta la stampa come “fascista”: essa, è stato scritto, fu l'occasione del “primo esperimento di disinformazione organizzata in Italia”, preceduta soltanto dalla falsa narrazione sulla bomba di Piazza Fontana. Conclusa nel 1970 l’esperienza della sezione italiana dell’I.S., GFS si trasferì a Parigi. Il 27 luglio 1971, al ritorno dal Portogallo di Caetano - dove aveva contrabbandato il dattiloscritto della traduzione portoghese de La società dello Spettacolo di Debord, poi pubblicata a Lisbona - GFS venne espulso dalla Francia per ordine del ministro degli Interni Raymond Marcellin, senza alcuna accusa. Si stabilì a Firenze, dove lo raggiunse Debord. Parteciperà poi alle ultime attività dell’I.S. fino al suo scioglimento nel 1972, che controfirma con Guy Debord in La Véritable Scission de l’Internationale. I due continuarono in Italia a collaborare strettamente durante il lungo periodo del terrorismo di Stato (“la strategia della tensione”, detta anche “gli anni di piombo”), denunciando l'uso cinico e criminale che ne facevano i servizi segreti, la Loggia P2 e la struttura militare segreta di Gladio.
Nel 1975 GFS viene incarcerato a Firenze per motivi pretestuosi. Uscito rapidamente di prigione, pubblicò presto, sotto lo pseudonimo di Censor, 520 copie numerate della impostura sovversiva Rapporto veridico sulle ultime opportunità di salvare il capitalismo in Italia, in un’edizione numerata e di lusso, in monotipia, su carta speciale, inviata direttamente ai più alti esponenti del governo, banchieri e finanzieri, industriali, diplomatici e giornalisti. Fu il primo esempio di falso letterario in Italia: il primo libro false flag, perché l’autore, fingendosi un reazionario, diceva cinicamente l’indicibile sul terrorismo e la politica italiana. Il libro divenne presto famoso, e la caccia all’autore frenetica. Alcune delle più alte cariche dello Stato, fra cui un ex-presidente della Repubblica (Scalfaro), furono sospettate di esserne l’autore. Ne seguì un notevole scandalo e l'opuscolo fu ristampato più volte da un grande editore. Lo scandaloaumentò ulteriormente nel 1976 quando Sanguinetti gettò la maschera, pubblicando Prove dell'Inesistenza di Censor enunciate dal suo Autore, in cui rivendicava i suoi scopi sovversivi e derideva le lodi che il libro, malgrado il suo cinismo, aveva ricevuto da tutta la stampa compiacente col potere, timorosa di apparire critica del potere. Guy Debord tradusse e pubblicò immediatamente i due pamphlet in Francia nel gennaio 1976. Nel febbraio 1976, quando tentò di tornare in Francia, Sanguinetti fu riconosciuto sul treno ed espulso una seconda volta alla frontiera franco-svizzera. Nei cosiddetti “anni di piombo”, a partire dal 1974, GFS si era trasferito nella campagna toscana, nel Chianti, dove iniziò a produrre olio di oliva e vino. Nel 1977, GFS partecipò attivamente alle vaste rivolte che si svilupparono a Roma e a Bologna, movimenti che verranno poi schiacciati da una nuova ondata di terrorismo di Stato appositamente scatenato, accompagnato da una durissima repressione, senza precedenti in Italia. Nel testo Un Orgasmo della Storia (2017) , GFS rievocherà quegli avvenimenti.
Dopo il rapimento e l'uccisione del Presidente Aldo Moro, pubblicò, nel 1979, Del Terrorismo e dello Stato, una vigorosa e immediata denuncia dell'uso del terrorismo da parte dello Stato, successivamente tradotto e pubblicato in diverse lingue. Dopo gli attentati dell'11 settembre in America, questo testo, diffuso in varie lingue anche via Internet, è stato visto come una premonizione sul tipo di azioni terroristiche prefabbricate dallo Stato, e i libri di Sanguinetti furono ripubblicati anche in America.
A metà degli anni Ottanta aveva stretto amicizia con Gérard Berréby, che aveva appena fondato la casa editrice ALLIA a Parigi, col quale ha instaurato uno stretto rapporto di lavoro e collaborazione per oltre vent’anni. Nel periodo cruciale del crollo sovietico, fra il 1987 e la fine del 1991, GFS sviluppava parallelamente un'attività indipendente in URSS e in Lettonia.. Le sue molteplici visite in URSS, Lettonia e Cecoslovacchia, in questo periodo storico decisivo, precedono e sono funzionali allo sviluppo del quadro teorico elaborato da GFS sul carattere del nuovo dispotismo occidentale. Il nuovo modello di dispotismo, questa volta lanciato e perfezionato dalle potenze occidentali, nasce dal contemporaneo e rovinoso crollo dell'Unione Sovietica e dei paesi satelliti, e, simultaneamente, dalla fine dei sistemi democratici occidentali. Dopo la caduta del Muro di Berlino e dei regimi del blocco sovietico dell'Europa orientale, GFS stabilì la propria residenza tra Praga e Parigi, senza abbandonare le sue attività in Toscana.
A Praga ha continuato ad approfondire lo studio della crescita del nuovo dispotismo in Occidente grazie all’uso del terrorismo da parte degli apparati statali. In Centro Europa GFS sviluppava inoltre, per suo diletto, l’interesse per l'arte erotica fra Praga, Berlino, Vienna e Budapest, riunendo una delle più vaste collezioni su questo argomento, composta da opere pittoriche, disegni, grafica, sculture, libri, samizdat, etc.
Collaborò anche con diversi artisti, tra cui gli americani Jason Rhoades e Raymond Pettibon, i quali hanno illustrato il suo testo The Pussy - Past and Present, russi e francesi come Juli Susin e Véronique Bourgoin, per la creazione di opere d'arte, installazioni e libri d'artista. Uno di questi è diventato una pubblicazione iconica, 1724 The Birth of the Cunt, di cui GFS ha curato le edizioni in diverse lingue. Questo Livre d’Artiste è stato poi ampiamente esposto in Europa e negli Stati Uniti.
Nel 2010, GFS ha curato la prima grande mostra a Praga del solforoso artista ceco Miroslav Tichy, e ha pubblicato in francese, ceco e inglese la prima monografia sulla sua opera, che contiene il testo seminale MIROSLAV TICHY - Les Formes du Vrai - Forms of Truth - Podoby Pravdy. Questa mostra, o parti di essa, sono state successivamente esposte a Roma, Marsiglia, e Mannheim in Germania.
Nel 2017 ha partecipato alla prima grande mostra al Museo di Roma in Trastevere, “77”, dedicata al movimento insurrezionale che colpì l'Italia nel 1977, scrivendo il saggio Un Orgasmo della Storia: il 1977 in Italia, (pubblicato in apertura del libro Il Piombo e le Rose con Tano D'Amico e Pablo Echaurren, Claudia Salaris, et al.. edito durante la mostra da Postcart, Roma 2017).
Gianfranco Sanguinetti è morto a Praga, dove aveva vissuto negli ultimi anni, il 3 ottobre 2025, all’età di 77 anni.
The photographs on this website are made available for editorial use in connection with news coverage of Gianfranco Sanguinetti. All rights are reserved.
Reproduction is permitted for non-commercial editorial purposes only, with appropriate credit. Any other use requires prior written permission.
Press Release
GIANFRANCO
SANGUINETTI
BIOGRAFIA
Gianfranco Sanguinetti, italiano, nasce a Losanna, in Svizzera, nel 1948. Cresce tra Firenze, Milano e Genova in una famiglia di industriali colti che frequentano Umberto Saba, Eugenio Montale, Italo Calvino, Luigi Nono, Carlo Levi, Elio Vittorini, Ernesto Treccani, Paul Eluard, Louis Aragon, Vercors, Camillo Sbarbaro e altri. I suoi genitori, Bruno Sanguinetti e Teresa Mattei, ebrei non praticanti e comunisti, avevano combattuto nella Resistenza contro i fascisti e i nazisti.
Compie studi classici. Nel 1965, GFS fece parte di un piccolo gruppo di giovani che provocatoriamente contestava la neoavanguardia italiana (Nanni Balestrini, il Gruppo 63, Umberto Eco, etc.) e anche di un gruppo libertario spagnolo. Costituì il gruppo dei Provos-Onda Verde a Milano. Fu arrestato perla prima volta dal famigerato commissario Calabresi della polizia politica milanese, quando sventolò la bandiera della Repubblica spagnola del 1936, davanti al ministro franchista Manuel Fraga Iribarne a Palazzo Reale a Milano. Nel 1966 fu colpito dalla novità dirompente dello scandalo situazionista di Strasburgo, che lo ispirò, nel 1967, nelle lotte dei licei milanesi. Alla fine del 1968 si reca a Parigi per incontrare Guy Debord, Mustapha Khayati e altri membri dell'Internazionale Situazionista, con l'obiettivo di fondare la sezione italiana dell’I.S., che parteciperà poi attivamente al movimento pre-insurrezionale italiano del 1969 (noto come “l'autunno caldo”). In quell’anno Sanguinetti pubblicò la rivista della sezione italiana Internazionale Situazionista n° 1, e organizzò a Venezia quella che sarebbe stata l’ultima Conferenza dell’I.S. Il 19 novembre 1969 pubblicò un famoso manifesto, Avviso al Proletariato sulle possibilità presenti della Rivoluzione sociale, distribuito durante una drammatica manifestazione a Milano, dove un poliziotto trovò la morte. Dopo la strage di Piazza Fontana a Milano del 12 dicembre 1969, i situazionisti diffusero il manifesto Il Reichstag Brucia? Quest'ultimo manifesto, distribuito a Milano nei giorni successivi alla strage causata da una bomba, spacciata dai media per “anarchica”, indicava già l'apparato statale come l’artefice e il beneficiario dell'atto terroristico. Con altri situazionisti italiani, GFS si rifugiò in Svizzera. Infatti due giorni dopo l’attentato arrivò al suo indirizzo milanese una convocazione della magistratura. Si trasferì quindi a Parigi. Nel 1970 fu uno dei pochi, insieme a un ristretto numero di anarchici, a sostenere e schierarsi pubblicamente con la lunga rivolta popolare di Reggio Calabria, calunniata dai comunisti e da tutta la stampa come “fascista”: essa, è stato scritto, fu l'occasione del “primo esperimento di disinformazione organizzata in Italia”, preceduta soltanto dalla falsa narrazione sulla bomba di Piazza Fontana. Conclusa nel 1970 l’esperienza della sezione italiana dell’I.S., GFS si trasferì a Parigi. Il 27 luglio 1971, al ritorno dal Portogallo di Caetano - dove aveva contrabbandato il dattiloscritto della traduzione portoghese de La società dello Spettacolo di Debord, poi pubblicata a Lisbona - GFS venne espulso dalla Francia per ordine del ministro degli Interni Raymond Marcellin, senza alcuna accusa. Si stabilì a Firenze, dove lo raggiunse Debord. Parteciperà poi alle ultime attività dell’I.S. fino al suo scioglimento nel 1972, che controfirma con Guy Debord in La Véritable Scission de l’Internationale. I due continuarono in Italia a collaborare strettamente durante il lungo periodo del terrorismo di Stato (“la strategia della tensione”, detta anche “gli anni di piombo”), denunciando l'uso cinico e criminale che ne facevano i servizi segreti, la Loggia P2 e la struttura militare segreta di Gladio.
Nel 1975 GFS viene incarcerato a Firenze per motivi pretestuosi. Uscito rapidamente di prigione, pubblicò presto, sotto lo pseudonimo di Censor, 520 copie numerate della impostura sovversiva Rapporto veridico sulle ultime opportunità di salvare il capitalismo in Italia, in un’edizione numerata e di lusso, in monotipia, su carta speciale, inviata direttamente ai più alti esponenti del governo, banchieri e finanzieri, industriali, diplomatici e giornalisti. Fu il primo esempio di falso letterario in Italia: il primo libro false flag, perché l’autore, fingendosi un reazionario, diceva cinicamente l’indicibile sul terrorismo e la politica italiana. Il libro divenne presto famoso, e la caccia all’autore frenetica. Alcune delle più alte cariche dello Stato, fra cui un ex-presidente della Repubblica (Scalfaro), furono sospettate di esserne l’autore. Ne seguì un notevole scandalo e l'opuscolo fu ristampato più volte da un grande editore. Lo scandaloaumentò ulteriormente nel 1976 quando Sanguinetti gettò la maschera, pubblicando Prove dell'Inesistenza di Censor enunciate dal suo Autore, in cui rivendicava i suoi scopi sovversivi e derideva le lodi che il libro, malgrado il suo cinismo, aveva ricevuto da tutta la stampa compiacente col potere, timorosa di apparire critica del potere. Guy Debord tradusse e pubblicò immediatamente i due pamphlet in Francia nel gennaio 1976. Nel febbraio 1976, quando tentò di tornare in Francia, Sanguinetti fu riconosciuto sul treno ed espulso una seconda volta alla frontiera franco-svizzera. Nei cosiddetti “anni di piombo”, a partire dal 1974, GFS si era trasferito nella campagna toscana, nel Chianti, dove iniziò a produrre olio di oliva e vino. Nel 1977, GFS partecipò attivamente alle vaste rivolte che si svilupparono a Roma e a Bologna, movimenti che verranno poi schiacciati da una nuova ondata di terrorismo di Stato appositamente scatenato, accompagnato da una durissima repressione, senza precedenti in Italia. Nel testo Un Orgasmo della Storia (2017) , GFS rievocherà quegli avvenimenti.
Dopo il rapimento e l'uccisione del Presidente Aldo Moro, pubblicò, nel 1979, Del Terrorismo e dello Stato, una vigorosa e immediata denuncia dell'uso del terrorismo da parte dello Stato, successivamente tradotto e pubblicato in diverse lingue. Dopo gli attentati dell'11 settembre in America, questo testo, diffuso in varie lingue anche via Internet, è stato visto come una premonizione sul tipo di azioni terroristiche prefabbricate dallo Stato, e i libri di Sanguinetti furono ripubblicati anche in America.
A metà degli anni Ottanta aveva stretto amicizia con Gérard Berréby, che aveva appena fondato la casa editrice ALLIA a Parigi, col quale ha instaurato uno stretto rapporto di lavoro e collaborazione per oltre vent’anni. Nel periodo cruciale del crollo sovietico, fra il 1987 e la fine del 1991, GFS sviluppava parallelamente un'attività indipendente in URSS e in Lettonia.. Le sue molteplici visite in URSS, Lettonia e Cecoslovacchia, in questo periodo storico decisivo, precedono e sono funzionali allo sviluppo del quadro teorico elaborato da GFS sul carattere del nuovo dispotismo occidentale. Il nuovo modello di dispotismo, questa volta lanciato e perfezionato dalle potenze occidentali, nasce dal contemporaneo e rovinoso crollo dell'Unione Sovietica e dei paesi satelliti, e, simultaneamente, dalla fine dei sistemi democratici occidentali. Dopo la caduta del Muro di Berlino e dei regimi del blocco sovietico dell'Europa orientale, GFS stabilì la propria residenza tra Praga e Parigi, senza abbandonare le sue attività in Toscana.
A Praga ha continuato ad approfondire lo studio della crescita del nuovo dispotismo in Occidente grazie all’uso del terrorismo da parte degli apparati statali. In Centro Europa GFS sviluppava inoltre, per suo diletto, l’interesse per l'arte erotica fra Praga, Berlino, Vienna e Budapest, riunendo una delle più vaste collezioni su questo argomento, composta da opere pittoriche, disegni, grafica, sculture, libri, samizdat, etc.
Collaborò anche con diversi artisti, tra cui gli americani Jason Rhoades e Raymond Pettibon, i quali hanno illustrato il suo testo The Pussy - Past and Present, russi e francesi come Juli Susin e Véronique Bourgoin, per la creazione di opere d'arte, installazioni e libri d'artista. Uno di questi è diventato una pubblicazione iconica, 1724 The Birth of the Cunt, di cui GFS ha curato le edizioni in diverse lingue. Questo Livre d’Artiste è stato poi ampiamente esposto in Europa e negli Stati Uniti.
Nel 2010, GFS ha curato la prima grande mostra a Praga del solforoso artista ceco Miroslav Tichy, e ha pubblicato in francese, ceco e inglese la prima monografia sulla sua opera, che contiene il testo seminale MIROSLAV TICHY - Les Formes du Vrai - Forms of Truth - Podoby Pravdy. Questa mostra, o parti di essa, sono state successivamente esposte a Roma, Marsiglia, e Mannheim in Germania.
Nel 2017 ha partecipato alla prima grande mostra al Museo di Roma in Trastevere, “77”, dedicata al movimento insurrezionale che colpì l'Italia nel 1977, scrivendo il saggio Un Orgasmo della Storia: il 1977 in Italia, (pubblicato in apertura del libro Il Piombo e le Rose con Tano D'Amico e Pablo Echaurren, Claudia Salaris, et al.. edito durante la mostra da Postcart, Roma 2017).
Gianfranco Sanguinetti è morto a Praga, dove aveva vissuto negli ultimi anni, il 3 ottobre 2025, all’età di 77 anni.
The photographs on this website are made available for editorial use in connection with news coverage of Gianfranco Sanguinetti. All rights are reserved.
Reproduction is permitted for non-commercial editorial purposes only, with appropriate credit. Any other use requires prior written permission.
Press Release
GIANFRANCO SANGUINETTI
BIOGRAFIA
Gianfranco Sanguinetti, italiano, nasce a Losanna, in Svizzera, nel 1948. Cresce tra Firenze, Milano e Genova in una famiglia di industriali colti che frequentano Umberto Saba, Eugenio Montale, Italo Calvino, Luigi Nono, Carlo Levi, Elio Vittorini, Ernesto Treccani, Paul Eluard, Louis Aragon, Vercors, Camillo Sbarbaro e altri. I suoi genitori, Bruno Sanguinetti e Teresa Mattei, ebrei non praticanti e comunisti, avevano combattuto nella Resistenza contro i fascisti e i nazisti.
Compie studi classici. Nel 1965, GFS fece parte di un piccolo gruppo di giovani che provocatoriamente contestava la neoavanguardia italiana (Nanni Balestrini, il Gruppo 63, Umberto Eco, etc.) e anche di un gruppo libertario spagnolo. Costituì il gruppo dei Provos-Onda Verde a Milano. Fu arrestato perla prima volta dal famigerato commissario Calabresi della polizia politica milanese, quando sventolò la bandiera della Repubblica spagnola del 1936, davanti al ministro franchista Manuel Fraga Iribarne a Palazzo Reale a Milano. Nel 1966 fu colpito dalla novità dirompente dello scandalo situazionista di Strasburgo, che lo ispirò, nel 1967, nelle lotte dei licei milanesi. Alla fine del 1968 si reca a Parigi per incontrare Guy Debord, Mustapha Khayati e altri membri dell'Internazionale Situazionista, con l'obiettivo di fondare la sezione italiana dell’I.S., che parteciperà poi attivamente al movimento pre-insurrezionale italiano del 1969 (noto come “l'autunno caldo”). In quell’anno Sanguinetti pubblicò la rivista della sezione italiana Internazionale Situazionista n° 1, e organizzò a Venezia quella che sarebbe stata l’ultima Conferenza dell’I.S. Il 19 novembre 1969 pubblicò un famoso manifesto, Avviso al Proletariato sulle possibilità presenti della Rivoluzione sociale, distribuito durante una drammatica manifestazione a Milano, dove un poliziotto trovò la morte. Dopo la strage di Piazza Fontana a Milano del 12 dicembre 1969, i situazionisti diffusero il manifesto Il Reichstag Brucia? Quest'ultimo manifesto, distribuito a Milano nei giorni successivi alla strage causata da una bomba, spacciata dai media per “anarchica”, indicava già l'apparato statale come l’artefice e il beneficiario dell'atto terroristico. Con altri situazionisti italiani, GFS si rifugiò in Svizzera. Infatti due giorni dopo l’attentato arrivò al suo indirizzo milanese una convocazione della magistratura. Si trasferì quindi a Parigi. Nel 1970 fu uno dei pochi, insieme a un ristretto numero di anarchici, a sostenere e schierarsi pubblicamente con la lunga rivolta popolare di Reggio Calabria, calunniata dai comunisti e da tutta la stampa come “fascista”: essa, è stato scritto, fu l'occasione del “primo esperimento di disinformazione organizzata in Italia”, preceduta soltanto dalla falsa narrazione sulla bomba di Piazza Fontana. Conclusa nel 1970 l’esperienza della sezione italiana dell’I.S., GFS si trasferì a Parigi. Il 27 luglio 1971, al ritorno dal Portogallo di Caetano - dove aveva contrabbandato il dattiloscritto della traduzione portoghese de La società dello Spettacolo di Debord, poi pubblicata a Lisbona - GFS venne espulso dalla Francia per ordine del ministro degli Interni Raymond Marcellin, senza alcuna accusa. Si stabilì a Firenze, dove lo raggiunse Debord. Parteciperà poi alle ultime attività dell’I.S. fino al suo scioglimento nel 1972, che controfirma con Guy Debord in La Véritable Scission de l’Internationale. I due continuarono in Italia a collaborare strettamente durante il lungo periodo del terrorismo di Stato (“la strategia della tensione”, detta anche “gli anni di piombo”), denunciando l'uso cinico e criminale che ne facevano i servizi segreti, la Loggia P2 e la struttura militare segreta di Gladio.
Nel 1975 GFS viene incarcerato a Firenze per motivi pretestuosi. Uscito rapidamente di prigione, pubblicò presto, sotto lo pseudonimo di Censor, 520 copie numerate della impostura sovversiva Rapporto veridico sulle ultime opportunità di salvare il capitalismo in Italia, in un’edizione numerata e di lusso, in monotipia, su carta speciale, inviata direttamente ai più alti esponenti del governo, banchieri e finanzieri, industriali, diplomatici e giornalisti. Fu il primo esempio di falso letterario in Italia: il primo libro false flag, perché l’autore, fingendosi un reazionario, diceva cinicamente l’indicibile sul terrorismo e la politica italiana. Il libro divenne presto famoso, e la caccia all’autore frenetica. Alcune delle più alte cariche dello Stato, fra cui un ex-presidente della Repubblica (Scalfaro), furono sospettate di esserne l’autore. Ne seguì un notevole scandalo e l'opuscolo fu ristampato più volte da un grande editore. Lo scandaloaumentò ulteriormente nel 1976 quando Sanguinetti gettò la maschera, pubblicando Prove dell'Inesistenza di Censor enunciate dal suo Autore, in cui rivendicava i suoi scopi sovversivi e derideva le lodi che il libro, malgrado il suo cinismo, aveva ricevuto da tutta la stampa compiacente col potere, timorosa di apparire critica del potere. Guy Debord tradusse e pubblicò immediatamente i due pamphlet in Francia nel gennaio 1976. Nel febbraio 1976, quando tentò di tornare in Francia, Sanguinetti fu riconosciuto sul treno ed espulso una seconda volta alla frontiera franco-svizzera. Nei cosiddetti “anni di piombo”, a partire dal 1974, GFS si era trasferito nella campagna toscana, nel Chianti, dove iniziò a produrre olio di oliva e vino. Nel 1977, GFS partecipò attivamente alle vaste rivolte che si svilupparono a Roma e a Bologna, movimenti che verranno poi schiacciati da una nuova ondata di terrorismo di Stato appositamente scatenato, accompagnato da una durissima repressione, senza precedenti in Italia. Nel testo Un Orgasmo della Storia (2017) , GFS rievocherà quegli avvenimenti.
Dopo il rapimento e l'uccisione del Presidente Aldo Moro, pubblicò, nel 1979, Del Terrorismo e dello Stato, una vigorosa e immediata denuncia dell'uso del terrorismo da parte dello Stato, successivamente tradotto e pubblicato in diverse lingue. Dopo gli attentati dell'11 settembre in America, questo testo, diffuso in varie lingue anche via Internet, è stato visto come una premonizione sul tipo di azioni terroristiche prefabbricate dallo Stato, e i libri di Sanguinetti furono ripubblicati anche in America.
A metà degli anni Ottanta aveva stretto amicizia con Gérard Berréby, che aveva appena fondato la casa editrice ALLIA a Parigi, col quale ha instaurato uno stretto rapporto di lavoro e collaborazione per oltre vent’anni. Nel periodo cruciale del crollo sovietico, fra il 1987 e la fine del 1991, GFS sviluppava parallelamente un'attività indipendente in URSS e in Lettonia.. Le sue molteplici visite in URSS, Lettonia e Cecoslovacchia, in questo periodo storico decisivo, precedono e sono funzionali allo sviluppo del quadro teorico elaborato da GFS sul carattere del nuovo dispotismo occidentale. Il nuovo modello di dispotismo, questa volta lanciato e perfezionato dalle potenze occidentali, nasce dal contemporaneo e rovinoso crollo dell'Unione Sovietica e dei paesi satelliti, e, simultaneamente, dalla fine dei sistemi democratici occidentali. Dopo la caduta del Muro di Berlino e dei regimi del blocco sovietico dell'Europa orientale, GFS stabilì la propria residenza tra Praga e Parigi, senza abbandonare le sue attività in Toscana.
A Praga ha continuato ad approfondire lo studio della crescita del nuovo dispotismo in Occidente grazie all’uso del terrorismo da parte degli apparati statali. In Centro Europa GFS sviluppava inoltre, per suo diletto, l’interesse per l'arte erotica fra Praga, Berlino, Vienna e Budapest, riunendo una delle più vaste collezioni su questo argomento, composta da opere pittoriche, disegni, grafica, sculture, libri, samizdat, etc.
Collaborò anche con diversi artisti, tra cui gli americani Jason Rhoades e Raymond Pettibon, i quali hanno illustrato il suo testo The Pussy - Past and Present, russi e francesi come Juli Susin e Véronique Bourgoin, per la creazione di opere d'arte, installazioni e libri d'artista. Uno di questi è diventato una pubblicazione iconica, 1724 The Birth of the Cunt, di cui GFS ha curato le edizioni in diverse lingue. Questo Livre d’Artiste è stato poi ampiamente esposto in Europa e negli Stati Uniti.
Nel 2010, GFS ha curato la prima grande mostra a Praga del solforoso artista ceco Miroslav Tichy, e ha pubblicato in francese, ceco e inglese la prima monografia sulla sua opera, che contiene il testo seminale MIROSLAV TICHY - Les Formes du Vrai - Forms of Truth - Podoby Pravdy. Questa mostra, o parti di essa, sono state successivamente esposte a Roma, Marsiglia, e Mannheim in Germania.
Nel 2017 ha partecipato alla prima grande mostra al Museo di Roma in Trastevere, “77”, dedicata al movimento insurrezionale che colpì l'Italia nel 1977, scrivendo il saggio Un Orgasmo della Storia: il 1977 in Italia, (pubblicato in apertura del libro Il Piombo e le Rose con Tano D'Amico e Pablo Echaurren, Claudia Salaris, et al.. edito durante la mostra da Postcart, Roma 2017).
Gianfranco Sanguinetti è morto a Praga, dove aveva vissuto negli ultimi anni, il 3 ottobre 2025, all’età di 77 anni.
The photographs on this website are made available for editorial use in connection with news coverage of Gianfranco Sanguinetti. All rights are reserved.
Reproduction is permitted for non-commercial editorial purposes only, with appropriate credit. Any other use requires prior written permission.